Pubblicato il 03 aprile 2017

LETTERA ALLA MINISTRA

Illustrissima sig.ra Ministra,

nel ringraziarLa per la presenza e l’attenzione particolare che ha voluto riservare alla nostra regione con la visita di oggi, siamo a rappresentarLe alcuni aspetti di riflessione e criticità che in parte sono diffusi su tutto il territorio nazionale, ma che in particolare, per alcune specificità, interessano esclusivamente il nostro territorio regionale. Come Lei ben sa la Regione Umbria da sempre ha gestito ed organizzato l’Offerta formativa con capacità innovative ed aperte ai numerosi interventi riformatori che negli ultimi 15 anni hanno interessato la scuola pubblica. In particolare, in questo ultimo anno le scuole della regione hanno voluto assumere con senso di responsabilità ed attenzione le “novità” introdotte dalla Legge 107/2015 cosiddetta “Buona scuola” che, con l’introduzione di un diverso approccio organizzativo e didattico, ha in maniera significativa modificato un equilibrio strutturale già precario. In particolare, Lei conosce bene le disfunzioni create al sistema scolastico da una non adeguata attuazione di alcune “parti” della legge 107: – organico dell’autonomia non funzionale al reale fabbisogno dell’Offerta Formativa deliberata dai Collegi dei Docenti, ma inadeguato sia per la consistenza numerica che per la tipologia dei posti; – organico ATA insufficiente a coprire le reali necessità organizzative delle scuole per la presenza nel territorio regionale di numerosi comuni di montagna ed I.I.S.S.suddivise in plessi che insistono anche su più Comuni a volte anche distanti tra di loro; – gravi disfunzioni ed errori prodotti dalla errata applicazione del CCNI sulla Mobilità per l’a.s. 2016/17 dei docenti che, per le scuole dii ogni ordine e grado,ha visto assegnate le sedi di titolarità a numerosi docenti umbri a centinaia di Km di distanza dalla propria residenza. Molti di essi con un punteggio più alto rispetto a chi è riuscito a restare in regione con minor punteggio e senza poter ottenere giustizia alcuna con la procedura della “conciliazione” promossa dal MIUR; – pressoché drammatica è la situazione che investe i docenti di sostegno, in particolare della scuola secondaria di 2°grado, assunti con il piano straordinario di assunzioni della “Buona Scuola”. Dopo anni di incarichi annuali ricoperti sui posti dell’Organico di Fatto ed autorizzati in deroga dall’USR Umbria (confermando un trend storico ormai consolidato e stabile da anni pari a 750 posti, ovvero il 60% dell’Organico di Diritto) da settembre 2016 tali docenti si sono visti attribuire la titolarità fuori regione, lasciando pressoché sguarnito il fabbisogno reale di posti della nostra regione che sono stati assegnati, gioco forza, a personale non specializzato, creando notevoli disservizi oltre che una grave lesione del diritto allo studio. Altrettanto complesse risultano le difficoltà e gli impedimenti legati ai mancati accoglimenti delle richieste di tempo-scuola aggiuntivo: nuovi tempi pieni nella scuola primaria, nuove sezioni di scuola dell’Infanzia, nuove classi di scuola secondaria di 2°grado, anche in presenza di portatori di handicap, nel pieno rispetto dei parametri previsti dalla legge (1 classe ogni 20 alunni); la conferma e consolidamento delle sezioni di classi del serale praticamente “scomparse” da tutto il territorio regionale, con gravi conseguenze per le numerosissime richieste di frequenza provenienti da giovani che hanno abbandonato la scuola e lavoratori cassaintegrati o alla ricerca di riqualificazione professionale. Non da ultimo, come Lei signora Ministra ben conosce, la nostra regione, insieme a Marche, Abruzzo e Lazio è stata duramente colpita dal terremoto che ha messo in ginocchio interi comuni della Valnerina (Norcia, Cascia, Preci, Spoleto) causando ingenti e gravissimi danni agli edifici scolastici del cratere sismico, con gravi conseguenze ad edifici scolastici che dovranno essere abbattuti e ricostruiti, anche posti fuori dal cratere, come nelle città di Foligno e Perugia e nella provincia di Terni. ed in alcuni comuni della provincia di Terni. Nei luoghi colpiti dal sisma necessaria e opportuna sarebbe una deroga in tema di costituzione delle classi e della dotazione organica di docenti e ATA per l’anno scolastico 2017/18, con la costituzione di un organico aggiuntivo che non vada a gravare sull’organico regionale, perché la non attivazione delle prime classi di ciascun ordine/ indirizzo e/o la chiusura delle classi intermedie determinerebbe una vera e propria desertificazione dei territori. Sarebbe anche opportuno prevedere l’introduzione di una validità maggiorata dell’anno scolastico per il personale che vi ha prestato servizio. Con l’occasione intendiamo sostenere e rafforzare quanto espresso e dichiarato dalla rappresentante dei Dirigenti scolastici che da tempo ormai sono oberati di responsabilità crescenti, e adempimenti burocratici pressanti, senza il giusto riconoscimento del ruolo che svolgono nelle I.I.S.S. e sul territorio con una evidente sperequazione rispetto ad altri dirigenti pubblici le cui responsabilità sono notevolmente minori. Oltre le responsabilità a lei ben note che ricadono su questa figura, il DS deve da nuovo gestire nelle scuole un clima divisivo e aspramente competitivo tra i docenti, dopo l’introduzione del bonus per il merito, così come le conseguenze dell’attribuzione della card di 500 euro per la formazione, che ha generato un clima di non collaborazione ed attrito tra ata e docenti. Il d.s. si trova inoltre costretto a governare rapporti di crescente conflittualità che sfociano a volte in bullismo sia tra gli studenti, che tra gli studenti ed i genitori contro gli insegnanti. Numerosi casi si sono presentati nelle scuole del territorio in cui violenti e crescenti comportamenti offensivi se non a volte minacciosi tra studenti e con gli insegnanti ,determinano una crescente difficoltà dei docenti a “tenere le classi” e a svolgere compiutamente il proprio lavoro. Una condizione spesso derisa o addirittura sottovalutata dall’opinione pubblica ed archiviata come “incapacità o mancanza di volontà” da parte della scuola e dei suoi operatori. Malgrado tutto le scuole rimangono ancora, grazie alla maggior parte dei d.s. e della comunità professionale, presìdi di legalità, di coesione sociale, di integrazione, di opportunità e di pratica e diffusione di interculturalità, di pluralità culturale e di cultura dell’Europa. Signora Ministra desideriamo infine sottoporre alla sua attenzione la situazione dell’USR dell’Umbria in cui da molto tempo, troppo, persiste una condizione di “reggenza” della direzione regionale, egregiamente assunta dalla dirigente tecnica Sabrina Boarelli, che con la sua straordinaria competenza e diffuso ed unanime consenso personale tra tutte le Istituzioni Locali ed il mondo della scuola regionale, ha responsabilmente accettato di governare un Ufficio Scolastico sull’orlo del tracollo per carenze di personale e per carichi di lavoro difficilmente sostenibili in maniera ordinaria e continuativa. Alla vigilia dell’ennesima scadenza della reggenza, prevista per il 27 aprile p.v., le OOSS esprimono l’auspicio che l’incarico alla dott.ssa Boarelli da reiterata reggenza possa trasformarsi in un incarico stabile e continuativo così da garantire, in una stagione così complessa e delicata come quella in essere, una figura dell’Amministrazione che sia di garanzia e di imparzialità per lo svolgimento dei processi e competente nelle procedure amministrative, forte dell’esperienza maturata in questa difficilissima fase e sostenuta da sempre da positive relazioni sul territorio e con le altre istituzioni e soggetti pubblici che vi insistono. Siamo certi che saprà cogliere con fattiva capacità politica le nostre istanze, garantendo a questa comunità scolastica le risposte che si aspetta.

La ringraziamo per l’attenzione che vorrà riservarci e Le auguriamo buon lavoro!

Perugia, 1 aprile 2017

FlcCgil Umbria (Domenico MAIDA)

CislScuola Umbra (Erica CASSETTA)

UilScuola Umbria (Franco GAGLIARDONI)

Snals Umbria (Gianbaldo BIANCHI)


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